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Nella sua Commedia (solo a partire dal Cinquecento definita "divina") Dante ha creato un paesaggio per l'Inferno e il Paradiso, ha reso credibile un mondo di espiazione come il Purgatorio e ha dato un volto a santi, papi, re, intellettuali, politici e personaggi letterari. Ma la sua Opera riflette anche la grande ricchezza della teologia cattolica: in questo viaggio attraverso le terzine dantesche, Giovanni Galletto mette in evidenza la perfetta corrispondenza tra verità cristiana e rielaborazione poetica, mostrando come il tesoro del Magistero cattolico si ritrovi interamente nella Commedia. Lo si potrebbe quasi definire un Compendio del Catechismo in versi: prima ancora che poeta, Dante si rivela uomo di profonda fede alla ricerca di Dio e capace di esprimere le mille sfaccettature dell'animo umano.